E’ rientrata in Italia la spedizione effettuata nel nord di Sumatra, nelle isole più vicine all’epicentro del sisma che il 26 dicembre scorso ha devastato il sud-est asiatico.
La spedizione organizzata dall’Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con LIPI (Istituto Indonesiano per le Scienze), si è svolta tra il 16 e il 26 febbraio 2005.
L’equipe comprendeva esperti italiani e indonesiani in diversi settori della biologia e dell’ecologia marina, in grado di dare un quadro completo della situazione.
Sono stati i primi testimoni ad esplorare la parte sommersa delle isole più vicine all’epicentro del sisma.

Dal diario di bordo del Santa Lusia.
“Lo spettacolo dell’isolotto di Lekon toglie il fiato. L’intero reef in blocco si è sollevato di 2 metri sopra il livello del mare. Il sisma ha provocato un sollevamento ed una compressione della crosta terrestre: la piattaforma corallina è stata sbalzata verso l’alto e schiacciata contro la spiaggia. Colonie intere di corallo, perfettamente integre, sono sollevate e sinistramente imbiancate sotto i raggi del sole. Granchi e molluschi, animali abituati a vivere perennemente sotto il livello del mare, trovatisi improvvisamente all’asciutto si sono lasciati morire e sono grottescamente congelati nella posizione che avevano il 26 dicembre. La salvezza era a pochi metri, ma chi non conosceva il mondo emerso non ha saputo come affrontare questo spostamento.”

Domenica 13 marzo, all'eUDI SHOW, presso lo stand della rivista AQUA alle ore 11.30, si terrà una conferenza con proiezione di un video.